Progetto Nazionale per la Salute Psicologica (PNSP)

 

 


News e Avvisi

 

  • 01/05/2022 - Avvio della Seconda Campagna PNSP (Pazienti con Ipertensione)
  • 24/06/2021 - Avvio della Ottava Campagna PNSP sui Disturbi del Sonno
  • 24/06/2019 - Avvio della Settima Campagna PNSP sui Pazienti con Dolore Cronico e Acuto.

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Indice Rapido

(clicca sull'argomento)

 

 

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO NAZIONALE PER LA SALUTE PSICOLOGICA (PNSP)

In linea con uno dei suoi scopi statutari fondamentali, quello di contribuire concretamente alla diffusione della Psicologia in Italia, la International Society of Psychology ha avviato il Progetto Nazionale per la Salute Psicologica (PNSP).

Possono aderire al PNSP solo le Psicologhe e gli Psicologi con Laurea Magistrale e abilitazione alla Professione..

Prima di compilare e inviare il Modulo per la Richiesta di Adesione al PNSP è necessario leggere attentamente tutte le informazioni (scopi, modalità, requisiti, ecc.) pubblicate nella presente pagina.

Il Progetto è articolato in 3 Programmi che verranno avviati in modo consecutivo e saranno ulteriormente sviluppati e mantenuti attivi negli anni successivi.

1 - Programma Nazionale per la Cooperazione tra Medici di Medicina Generale (MMG) e Psicologi

2 - Programma Nazionale per la Cooperazione tra Farmacie e Psicologi

3 - Programma Nazionale per la Cooperazione tra Scuole, Istituzioni e Psicologi

L’avvio dei tre programmi sarà consecutivo. Una volta avviati e dipendentemente dai risultati raggiunti, saranno mantenuti attivi in modo permanente.

Attualmente è in fase attuativa il primo Programma, ossia Il Programma Nazionale per la Cooperazione tra Medici di Medicina Generale (MMG) e Psicologi.  Tale Programma è finalizzato ad introdurre, in modo permanente e capillare in tutte le Provincie Italiane, la figura dello “Psicologo delle Cure Primarie”, ossia la nuova figura professionale che affianca il medico di medicina generale, come previsto dal Decreto Calabria del 2019 (in attesa di regolamentazione), previo svolgimento dei corsi di formazione gratuiti sulla Psicologia delle Cure Primarie (di base e avanzato) forniti dall'Associazione.


REQUISITI DI ACCESSO

Possono accedere al PNSP esclusivamente le Psicologhe e gli Psicologi con laurea Magistrale (quinquennale) in Psicologia e con regolare abilitazione alla Professione di Psicologo.

Tutti gli Psicologi in possesso dei requisiti possono inoltrare la richiesta di inserimento nella zona in cui abitualmente operano.

 


FORMAZIONE GRATUITA


Tutte le Psicologhe e gli Psicologi inserite/i nel Programma di Cooperazione con i MMG devono svolgere obbligatoriamente e gratuitamente il Corso di Formazione Professionale sulla Psicologia delle Cure Primarie di base e avanzato, secondo le modalità descritte nelle sezioni dedicate e nel rigoroso rispetto dei vincoli legati all'adesione al Programma.

I Professionisti che non possono stabilire rapporti di cooperazione con i MMG ma vogliono solo usufruire della formazione ISP sulla Psicologia delle Cure Primarie, possono seguire i corsi a costi associativi e senza il vincolo di partecipazione al PSNP; in quest'ultimo caso, a formazione completata potranno comunque richiedere l'inserimento nel PNSP, sempre nel rispetto dei regolamenti della ISP. 

 

Psicologo delle Cure Primarie

Decreto Calabria (2019)


Nell'ultimi anni il Sistema Sanitario pubblico è stato messo a dura prova dal COVID che ha fatto emergere quel che, già in condizioni "normali" pre-COVID, era evidente a tutti: la carenza di medici e servizi medici in tutte le Regioni Italiane, nessuna esclusa, nell'ambito pubblico, a favore invece di quello privato.

Vi è una grave carenza strutturale di personale sanitario e la figura dello Psicologo delle Cure Primarie è diventata una necessità riconosciuta anche dallo Stato con il Decreto Calabria pubblicato nel 2019 nel quale è stata inserita una norma in base alla quale tutti i Medici di Medicina Generale (MMG) dovranno avvalersi anche della figura dello Psicologo. La norma in questione specifica quanto segue:

“…potendo prevedere un incremento del numero massimo di assistiti in carico ad ogni medico di medicina generale nell’ambito dei modelli organizzativi multi professionali nei quali è prevista la presenza oltre che del collaboratore di studio, anche di personale infermieristico e dello psicologo, senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica.

Questa apertura genera anche dalla ricerca condotta negli ultimi 40 anni sugli effetti della cooperazione tra Medici e Psicologi nell’ambito delle cure primarie da cui è emerso che tale collaborazione:

  • Produce una riduzione della spesa sanitaria tra il 33% e il 47% (Lazzari, 2011)
  • Riduce drasticamente il ricorso a esami e visite specialistiche inutili (e i tempi di attesa per chi ne ha realmente bisogno)  
  • Riduce l'uso dei farmaci
  • Riduce la frequenza delle ospedalizzazioni e dei tempi di ospedalizzazione
  • Aumenta significativamente il benessere psicofisico dei pazienti (es.: riduzione del 34% della mortalità cardiaca e del 29% del numero degli infarti)
  • Riduce il carico di lavoro del Medico di Base (del 48%) e i tempi di attesa dei pazienti

Dalla ricerca scientifica è infatti emerso che sino al 70% dei pazienti che richiedono un appuntamento dal medico presenta problemi psicosociali legati alla richiesta (Gatchel and Oordt - APA, 2008) e che un intervento psicologico mirato produce gli effetti sintetizzati nei punti sopra riportati.

Alla luce di questi dati, per pura necessità legata ad un numero insufficiente di medici e servizi sanitari, cui si oppone l'immediata disponibilità di Psicologi già abilitati, l'introduzione di tale figura professionale è ormai irrinunciabile, nonostante i tradizionali ostacoli legati agli interessi di chi ha maggior convenienza a vendere più farmaci e servizi medici privati a compensazione delle carenze nel pubblico.  

La ISP è impegnata da molti anni nella divulgazione del modello dello Psicologo delle Cure Primarie in tutta Italia, con un Programma Nazionale che consente la Formazione Professionale gratuita e l'esperienza pratica di Psicologhe e Psicologi adeguatamente formate/i e MMG cooperanti proprio nell'ambito specifico delle cure primarie.

Grazie a questa cooperazione psicologi-medici, per lo Psicologo lo studio del MMG non rappresenta solo il luogo in cui aiutare le persone bisognose che non possono permettersi uno psicologo privato, ma diventa anche un posto in cui lo psicologo, anche neofita ma sempre ben formato, mette in atto le proprie abilità, le sviluppa, fa pratica con i problemi reali delle persone, si fa conoscere nella zona in cui opera e, se meritevole, costruisce quella notorietà necessaria alla sua crescita professionale anche in ambito privato, per quanto concerne gli interventi non rientranti nell'ambito della Psicologia delle Cure Primarie.

Nell'attesa della definizione di questo nuovo ruolo degli Psicologi nel Sistema Sanitario Pubblico, la formazione e l'esperienza nell'ambito specifico della Psicologia delle Cure Primarie forniscono conoscenze e competenze che vengono sempre riconosciute nei concorsi di selezione e che avvantaggiano il professionista nella sua performance d'esame e nel suo lavoro.


RISULTATI RAGGIUNTI


L'obiettivo primario del Programma 1 (cooperazione pricologi-medici di base) è quello di formare psicologhe e psicologi su questo specifico ambito d'intervento e di diffondere la figura dello Psicologo delle Cure Primarie (PCP) tra i Medici di Medicina Generale (MMG) e, di conseguenza, tra la popolazione generale.

Sin dall'inizio del Progetto  abbiamo cominciato a raccogliere dati preziosi relativi a tutte le principali problematiche riscontrabili in questa non facile attività di trasformazione culturale, soprattutto nell'ambito medico visto che, ovviamente, la popolazione generale è ben contenta di avere uno psicologo sempre disponibile, così come lo è il MMG.

A fronte di MMG ben consapevoli e più sensibili alle problematiche dei loro pazienti che hanno accolto con positività l'inziativa per il bene dei propri pazienti, molti hanno invece opposto resistenze di vario tipo.

La principale problematica rilevata è stata proprio il velato e talvolta esplicito atteggiamento svalutante verso la funzione dello PCP nel 'loro dominio', atteggiamento che, nei fatti, riflette un pregiudizio di fondo ancora molto diffuso tra la categoria dei medici che, al di la delle parole, nei fatti tendono a non accettare la condivisione delle problematiche psicologiche dei loro pazienti con una figura professionale adeguatamente formata.

Un altro fattore riguarda anche il rapporto di questa categoria con le case farmaceutiche che, da pazienti, noi tutti abbiamo avuto modo di esperire, con la presenza 'inquietante' di rappresentati farmaceutici che fanno marketing per prodotti farmaceutici di ogni genere durante gli orari di visita. Una delle conseguenze positive per il portafoglio privato e statale ma negative per le case farmaceutiche è che lo PCP riduce significativamente la spesa sanitaria. Visti i rapporti storici e continuativi tra case farmaceutiche e molti MMG, è possibile che una parte della resistenza a collaborare con uno PCP (gratuitamente) sia legata anche a un conflitto d'interessi?

Oltre al pregiudizio diffuso tra i MMG vi è anche un problema pratico, di spazi: è dimostrato, infatti, che la figura dello psicologo delle cure primarie funziona bene se tra MMG e PCP si instaura un buon rapporto di reciproca fiducia e rispetto delle rispettive abilità; ciò è facilitato dal lavorare insieme e quindi in modo co-localizzato. Ma il MMG gli spazi che usa per svolgere la sua professione in convenzione con lo stato, li paga. Dare uno spazio ad uno psicologo, cioè, può comportare dei costi aggiuntivi per il MMG: inoltre, negli studi piccoli o con molti MMG, spesso non c'è spazio. In altri casi, semplicemente, il MMG non vuole condividere con altri professionisti il proprio studio.

In altri ancora nello studio del MMG già 'pagano l'affitto' altri colleghi psicologi che svolgono l'attività in privato e che vedono la presenza dello PCP gratuito come una concorrenza dannosa (il che coccia contro la funzione che uno studio di medicina generale convenzionata dovrebbe svolgere, che dovrebbe sempre avere la precedenza su quella privata).

Per superare, almeno in parte, i problemi emersi da questa ricerca pluriennale, abbiamo deciso di introdurre, tra le modalità di cooperazione col MMG, il servizio di psicologia telematico.


PCP anche come

SERVIZIO SANITARIO TELEMATICO


Per ovviare in parte alle difficoltà riscontrate e come conseguenza dell'esperienza collettiva del COVID 19, abbiamo pensato di introdurre anche nell'ambito della Psicologia delle cure Primarie ciò che facciamo da sempre: le consulenze online, per le quali gestiamo dal 2013 piattaforme via via più avanzate che consentono a chiunque abbia un telefonino e una connessione di parlare col suo psicologo. Si tratta di una modalità alternativa o complementare che deve essere integrata negli strumenti dello PCP.

Qualora il MMG non disponga degli spazi, lo PCP può proporre due alternative:

1) Ricevere i pazienti presso il proprio studio privato in certi orari

2) Svolgere le consulenze online

Questa soluzione potrebbe facilitare ulteriormente l'accettazione dei medici più ostinati, ma richiede comunque un confronto col medico sullo stato di salute dei pazienti, sempre nell'ottica di un approccio moderno e multidisciplinare.


Programma Nazionale per la Cooperazione tra MMG e PCP


Tutti i Professionisti che aderiscono al PNSP, prima dell'avvio della fase operativa del Progetto, devono seguire gratuitamente e obbligatoriamente il Corso di Base sulla Psicologia delle Cure Primarie.

Durante lo svolgimento delle cooperazioni con i MMG inoltre gli Psicologi del PNSP devono svolgere, sempre gratuitamente e in corrispondenza con ogni campagna PNSP (vedi sotto), le Lezioni via via pubblicate del Corso Avanzato sulla Psicologia delle Cure Primarie.

    I 2 Corsi sono finalizzati a fornire le conoscenze teorico/pratiche di base necessarie ad operare in modo informato e consapevole nell'ambito specifico delle Cure Primarie (collaborazione con il MMG).

    Nei prossimi paragrafi vengono forniti dettagli e informazioni relative al Programma Nazionale per la Cooperazione tra Medici di Base e Psicologi.

    Per aderire al PNSP è necessario leggere attentamente quanto riportato nella presente pagina e seguire con precisione le procedure specificate nelle sezioni dedicate.

     

    SCOPI DEL PROGRAMMA 1

     

    Il Programma Nazionale per la Cooperazione tra Medici di Base e Psicologi è stato concepito come strumento concreto e di rapida attuazione finalizzato a facilitare il raggiungimento dei seguenti principali obiettivi (non in ordine di importanza):

    • Facilitare l’accesso ai servizi di Psicologia ai Cittadini – Grazie all’introduzione sperimentale, a livello Nazionale, dello Psicologo nell'ambito delle Cure Primarie, grazie all’instaurazione di un rapporto di cooperazione con i MMG locali, la grande utenza afferente agli studi di questi ultimi  potrà entrare in contatto diretto con la figura dello Psicologo con grande facilità e senza dover superare i tradizionali impedimenti, come dimostrato da diversi studi, ostacolano significativamente l'accesso a tali servizi deprimendo al contempo la domanda degli stessi.
    • Aumentare il contatto, la conoscenza e la familiarità della grande utenza con i temi e i sistemi d’intervento (servizi) offerti oggi dalla Psicologia per il trattamento e la prevenzione di condizioni di disagio psichico molto diffuse e assai frequentemente riscontrabili in buona parte (60-70%) dei pazienti che afferiscono allo studio del medico di base, normalmente trascurate e/o non riconosciute dai medici operanti in tale ambito.
    • Stimolare l’incontro tra domanda e offerta dei Servizi di Psicologia. Uno degli obiettivi fondamentali del Progetto Nazionale per la Salute Psicologica è quello di fungere da volano di crescita della domanda dei servizi di psicologia in tutta Italia, attraverso una paziente e capillare opera di familiarizzazione della grande utenza afferente agli studi dei medici di base all’uso dei servizi di Psicologia oggi disponibili e pesantemente sottoutilizzati (a danno della salute della popolazione, della spesa sanitaria pubblica, del carico di lavoro del medico di base, dei tempi medi d’attesa dei pazienti e dell'intero settore della Psicologia).
      • Fornire agli Psicologi del PNSP una concreta opportunità di “formazione sul campo” (e teorica) nel setting specifico delle Cure Primarie, presso lo studio del medico di medicina generale.
      • Fornire agli Psicologi del PNSP un Certificato dello Psicologo delle Cure Primarie che attesti l'effettivo svolgimento dell'attività dello Psicologo nello specifico ambito delle Cure Primarie, ossia presso lo studio o gli studi dei MMG cooperanti. A tal fine, nell'attesa che il legislatore introduca nel SSN la figura dello Psicologo delle Cure Primarie, e che tra i principi di selezione sia inclusa anche l'esperienza sul campo documentata e certificata (oltre che quella teorica documentabile), la ISP affida agli Psicologi inseriti nel PNSP un Modulo delle Presenze creato ad hoc e finalizzato a documentare l'esperienza effettivamente condotta dai Professionisti del PNSP nell'ambito specifico delle Cure Primarie. Il modulo è strutturato con campi per i giorni e orari del servizio di psicologia svolto, numero totale di ore e firme dello Psicologo e del MMG.
      • Far conoscere a tutti i Medici operanti nella zona d'assegnazione, cooperanti e non, la presenza degli Psicologi del PNSP nel territorio, dei loro servizi e delle opportunità fornite in seno al Progetto Nazionale per la Salute Psicologica.
      • Aumentare la conoscenza dei Medici di Medicina Generale (medici di base) relativamente all’effettiva utilità dei servizi di psicologia nell’ambito delle cure primarie e fuori, così come ampiamente dimostrato dalla ricerca scientifica internazionale. Per la buona riuscita del Programma infatti è indispensabile informare adeguatamente i medici circa i vantaggi derivanti da tali forme di cooperazione.
      • Diffondere e testare sperimentalmente in tutto il territorio Italiano, tra la popolazione generale e tra i Medici di Medicina Generale (MMG), il Modello dello “Psicologo delle Cure Primarie”, già conosciuto e ben sperimentato in altri paesi (Primary Care Psychologist), nella prospettiva di incoraggiare e promuovere l’introduzione di tale figura nel sistema sanitario pubblico, a vantaggio dell’intera collettività, sia in termini di salute che in termini economici.
      • Aumentare il livello di Benessere Psicologico della popolazione generale che afferisce ai servizi del Medico di base e Prevenire l’insorgenza di stati di disagio psicologico in diverse condizioni mediche (acute o croniche come il diabete, l'ipertensione, le malattie cardiovascolari, ecc.) con interventi tempestivi in loco.
      • Svolgere una ricerca a livello Nazionale sulle caratteristiche, effetti ed efficacia della cooperazione tra MMG e Psicologi, secondo modelli di cooperazione ispirati a quelli proposti internazionalmente nell'ambito della Psicologia delle Cure Primarie (Primary Care Psychology). Per visualizzare il Progetto di Ricerca, clicca quì.

       

      VANTAGGI ATTESI 

       

      Il Programma Nazionale per la Cooperazione tra Medici di Base e Psicologi presenta inoltre i seguenti vantaggi:

      • E’ praticabile e aperto a tutti gli Psicologi che hanno usufruito di una Formazione di Base sulla Psicologia delle Cure Primarie (Primary Care Psychology), come quello che la ISP fornisce gratuitamente agli Psicologi del PNSP.
      • Non grava sulla spesa pubblica.
      • E’ attuabile in tempi brevi.
      • Come dimostrato da diversi studi, può determinare una significativa riduzione della spesa sanitaria per psicofarmaci, visite specialistiche ed esami, spesso assegnati a pazienti i cui sintomi o la cui esacerbazione degli stessi, sono legati a fattori di ordine psicologico.
      • E’ flessibile, prevedendo diverse modalità di cooperazione con il medico, ciò che costituisce un fattore volto a facilitare ulteriormente il diffondersi di questa forma di collaborazione, per ora sperimentale.
      • Per i Medici di Medicina Generale cooperanti comporta una riduzione del carico di lavoro: sino al 70% dei pazienti che richiedono un appuntamento dal medico presenta problemi psicosociali legati alla richiesta (Gatchel and Oordt - APA, 2008), problemi di cui lo Psicologo deve farsi carico.
      • Fornisce agli Psicologi che aderiranno al Progetto un'importante opportunità di formazione sia teorica, grazie ai 2 Corsi (di base e avanzato) sulla Psicologia delle Cure Primarie forniti gratuitamente agli Psicologi del PNSP), che "in campo” grazie alla realizzazione della cooperazione con i Medici di Medicina Generale di zona.

       

      Il Certificato dello Psicologo nell'Ambito delle Cure Primarie

       

      Il Certificato dello Psicologo nell'ambito delle Cure Primarie è uno strumento finalizzato ad avvantaggiare gli Psicologi del PNSP nel momento in cui, in un futuro che ci auguriamo non sia troppo lontano, lo Psicologo delle Cure Primarie sarà introdotto come figura professionale stabile nel SSN secondo criteri selettivi che tengano in giusta considerazione l'esperienza condotta e documentata dei professionisti che hanno già svolto l'attività di psicologo presso i MMG, così come previsto dalla Legge sull'Istituzione dello Psicologo delle Cure Primarie che la ISP sottoporrà ad una Petizione Nazionale e proporrà al Parlamento Italiano e a quello Europeo.

      Il Certificato dello Psicologo nell'Ambito delle Cure Primarie attesterà che il/la Professionista del PNSP:

      • Ha svolto attività di Psicologo nell'ambito delle Cure Primarie presso lo studio di uno o più MMG per l'ammontare delle ore documentate (tramite il Modulo delle Presenze) nel periodo di riferimento.
        • Ha seguito il Corso di Base sulla Psicologia delle Cure Primarie (fornito gratuitamente dalla ISP)
        • Ha seguito il Corso Avanzato sulla Psicologia delle Cure Primarie (fornito gratuitamente dalla ISP)

           

          Proposta di Legge sullo Psicologo delle Cure Primarie (alias "psicologo di base")

           

          La ISP sta elaborando una Proposta di Legge sull'Istituzione della Figura Professionale dello Psicologo delle Cure Primarie.

          Tale proposta di legge sarà sottoposta ad una petizione Nazionale che dovrà coinvolgere non solo gli Psicologi ma anche tutti i cittadini Italiani. Come ben dimostrato dalla ricerca scientifica condotta in tale ambito l'introduzione del Primary Care Psychologist comporta significativi vantaggi sia in termini economici che in termini di salute psicofisica pubblica: è dunque interesse dell'intera collettività l'introduzione permanente di tale figura professionale.

          Questa petizione dunque è finalizzata a chiedere allo Stato Italiano e alla UE:

          • l'istituzione dello Psicologo delle Cure Primarie (Primary Care Psycologist)
          • l'introduzione di tale figura per mezzo di criteri trasparenti, privi di discriminazioni intracategoriali (e di superflue "contaminazioni" extracategoriali) e basati su una logica meritocratica che tenga conto anche dell'esperienza (rigorosamente documentata e verificabile) effettivamente condotta dagli Psicologi che da tempo operano in quell'ambito specifico.

          L'introduzione del Primary Care Psychologist sarà anche sottoposta alla valutazione della Commissione Europea competente alla quale sarà presentata anche un'adeguata documentazione scientifica di supporto volta a motivare, con dati sperimentali concreti, la necessità di introdurre tale figura e a informare i legislatori circa gli effettivi vantaggi in termini di salute ed economici che l'introduzione di tale figura ha comportato laddove sperimentata.

           

          Il Corso di base sulla Psicologia delle Cure Primarie

           

          Prima dell’avvio della fase operativa vera e propria del Programma Nazionale per la Cooperazione tra Medici di Medicina Generale e Psicologi e per consentire agli Psicologi del PNSP di intraprendere questo nuovo e sperimentale rapporto di cooperazione in tutta Italia con un’adeguata base di conoscenza specifica, tutti i professionisti del PNSP dovranno obbligatoriamente seguire gratuitamente il Corso di Base sulla Psicologia delle Cure Primarie; tale corso, di stampo pragmatico-applicativo, è finalizzato a fornire ai professionisti le conoscenze di base necessarie a operare in modo informato e consapevole nel particolare ambito dello Studio dei Medici di Medicina Generale e prevede ulteriori aggiornamenti e approfondimenti nei mesi successivi. I contenuti del corso sono tratti esclusivamente dalla letteratura scientifica internazionale degli ultimi decenni centrata su tale argomento specifico.

          Il Corso di Base sulla Psicologia delle Cure Primarie sarà messo a disposizione gratuitamente dalla ISP esclusivamente agli Psicologi che aderiranno al PNSP. Gli psicologi e psicologhe che non possono o non vogliono aderire al PNSP possono acquistare il corso.

          Il  Corso di Base sulla Psicologia delle Cure Primarie sarà fornito gratuitamente a tutti gli Psicologi del PNSP in modalità asincrona, per cui ogni professionista potrà svolgerlo nei giorni e orari da lei/lui stabiliti con l’unico limite che il corso dovrà essere terminato entro e non oltre 6 settimane dal download, con il superamento del relativo test, pena l'esclusione dal PNSP.

          A Corso completato, la ISP rilascerà un regolare un regolare Certificato di Formazione Professionale sulla Psicologia Delle Cure Primarie solo ai Professionisti che avranno avviato la Fase operativa del Progetto, come specificato nell'Art.1 dei Termini e Condizioni (leggera attentamente).

           

          Il Corso Avanzato sulla Psicologia delle Cure Primarie

           

          Come spiegato più avanti il Programma per la Cooperazione tra Medici di Medicina Generale e Psicologi (Programma 1) in seno al PNSP prevede l'attuazione di una serie di Campagne Tematiche di sensibilizzazione e familiarizzazione dell'utenza all'uso dei servizi di psicologia come strumenti d'intervento su specifiche patologie e problematiche tipicamente riscontrate dallo Psicologo operante nell'ambito dello studio del Medico di Medicina Generale.

          La prima Campagna Tematica, avviata il 1 Luglio 2013, è stata incentrata sulle problematiche psicologiche dei Pazienti Diabetici.

          Le campagne successive riguarderanno varie tipologie di pazienti che frequentemente presentano problematiche psicologiche sulle quali lo Psicologo delle Cure Primarie deve saper intervenire. Tra le patologie più frequrenti:

          • Ipertensione
          • Disturbi Cardiovascolari
          • Disturbi gastrointestinali
          • Asma
          • Fibromialgia, Dolore cronico e acuto
          • Disturbi del sonno
          • Obesità
          • Malattie croniche o terminali
          • Ansia e depressione
          • Demenza

          Ogni una di queste condizioni patologiche porta con se un insieme di problematiche psicologiche rilevanti che, oltre a compromettere ulteriormente la qualità della vita del paziente già pesantemente compromessa dalla sintomatologia fisica, può peggiorare quest'ultima innescando un circolo vizioso che progressivamente aggrava la condizione di salute del paziente.

          Nel contesto specifico delle cure primarie (MMG) dunque è indispensabile saper riconoscere tali problematiche e saper intervenire con mezzi appropriati tempestivamente.

          Per tale ragione, prima dell'attuazione di ciascuna Campagna Tematica, la ISP fornirà gratuitamente a tutti i Professionisti del PNSP degli aggiornamenti/approfondimenti (sotto forma di video-lezioni) incentrati sui temi specifici oggetto della campagna; per cui, ad esempio, prima dell'avvio della Campagna sui Pazienti Diabetici è stato fornito l'aggiornamento/approfondimento sulla presa in carico dei pazienti diabetici da parte dello Psicologo delle Cure Primarie; prima dell'avvio della Campagna sui Pazienti Ipertesi verrà distribuito, sempre gratuitamente, l'approfondimento su tale tema specifico e così via.

          L'insieme di tutti gli approfondimenti  (circa una decina) costituisce il Corso Avanzato sulla Psicologia delle Cure Primarie: ne consegue che al completamento di tutte le Lezioni e dei relativi test di verifica online, tutti i professionisti del PNSP potranno ricevere gratuitamente il "Certificato di Formazione Professionale dulla Psicologia delle Cure Primarie - Corso Avanzato".

           

          LA BUONA RIUSCITA DEL PROGETTO

           

          La buona riuscita del PNSP e l’impatto dello stesso sui risultati attesi richiedono ad ogni singolo Professionista, oltre che competenza, serietà e professionalità nel campo della Psicologia, anche un atteggiamento intraprendente e attivo, indispensabile soprattutto nelle fasi iniziali del Progetto Nazionale.

          Senza dilungarci in un’analisi approfondita sulle cause politiche e socio-culturali alla base della crisi in cui versa da decenni il settore della Psicologia, posto che, come ben noto, la stragrande maggioranza degli Psicologi in Italia opera (tra mille difficoltà) in ambito privato senza alcun sostegno pubblico o istituzionale (a differenza di altri settori professionali), appare evidente che per ora lo sviluppo e la diffusione della Psicologia (cultura e servizi) in questo paese sia lasciato principalmente alla responsabilità e all’iniziativa di ogni singolo Professionista Psicologo o di gruppi più o meno grandi di Psicologi, situazione che speriemo di cambiare presto con la nostra proposta di legge sull'introduzione dello Psicologo delle Cure Primarie.

          La nascita della ISP, la successiva costituzione della (prima e più estesa) Rete Professionale Nazionale di Psicologi e Psicoterapeuti e il successivo avvio del Progetto Nazionale per la Salute Psicologica si collocano esattamente in tale direzione: creare una grande organizzazione Nazionale di Psicologia, centralmente coordinata e in grado di "muoversi come gruppo coeso" attraverso la realizzazione, su scala nazionale, di iniziative volte a promuovere concretamente la professione dello Psicologo, andando ad incidere profondamente sulla cultura e sulle abitudini della grande (potenziale) utenza.

          Tornando al Progetto e all’indispensabile ruolo attivo di ogni singolo Professionista, la ISP accompagnerà ogni singolo Psicologo, passo dopo passo, in tutte le fasi di realizzazione del progetto, fungendo da guida e fornendo tutti i mezzi a disposzione e l’assistenza necessari all’avvio del Progetto.

          Grazie agli strumenti e all’assistenza continua fornita dalla ISP, il singolo Professionista potrà presentarsi ai medici di base in qualità di Professionista preparato nello specifico ambito delle cure primarie (grazie al Corso ISP gratuito), membro di una grande organizzazione nazionale non-profit (ISP) e nell’ambito di un Progetto anch’esso di portata nazionale con una proposta seria e credibile.

           

          DETTAGLI DEL PRIMO PROGRAMMA  

           

          In questa prima fase sperimentale potranno aderire al PNSP solo i Soci ISP inseriti in Psicocenter Italia, al fine di garantire una distribuzione omogenea del servizio in tutto il territorio Nazionale, evitando in tal modo il verificarsi di situazioni di affollamento nelle grandi città e di esclusione dei medi e piccoli Comuni (nei quali per altro, frequentemente, vi è un rapporto tra numero di psicologi e numero di abitanti decisamente più favorevole rispetto a quello nelle grandi città).

          Il coinvolgimento dei medici di base in tutta Italia è reso infatti possibile dal fatto che la ISP, grazie al recente consolidamento della Rete Professionale di Psicologi e Psicoterapeuti di Psicocenter®Italia, è ora in grado di “muoversi” in tutto il territorio Nazionale come organizzazione coesa e centralmente coordinata (rete professionale), assicurando la sua presenza e la realizzazione del PNSP in tutte le Provincie Italiane.

          Attualmente l'inserimento in Psicocenter Italia è possibile solo nei Comuni rimasti disponibili e viene stabilito in base a criteri territoriali trasparenti e in base alle competenze specifche possedute da ogni singolo professionista; ciò significa che nello stesso distretto (Comune o Circoscrizione) possono essere inseriti anche due (o più) Psicologi di Psicocenter, a patto che si occupino di aree di competenza differenti e non sovrapponibili e a patto che le loro attività non entrino reciprocamente in conflitto.

          Le modalità di richiesta d'inserimento in Pscocenter Italia e le Tabelle dei Distretti sono pubblicate al seguente indirizzo:

          https://www.i-s-p.org/it/informazioni/psicocenter-italia/procedura-richiesta-psicocenter-italia.html

          La prima fase del Progetto Nazionale per la Salute Psicologica consiste dunque nella realizzazione del primo programma, il Programma Nazionale per la Cooperazione tra Medici di Base e Psicologi.

          Esso è incentrato sull’instaurazione di un rapporto di cooperazione sperimentale tra ogni singolo Psicologo di Zona e:

          A - Medici di Base (SSN) presenti nella zona di assegnazione

          B - Medici Privati presenti nella zona di assegnazione

           

          A - Cooperazione con i Medici di Base (SSN)

          Dopo il Corso di Formazione gratuito sulla Psicologia delle Cure Primarie, utilizzando i materiali e mezzi forniti dalla ISP e sotto la guida di quest'ultima, in qualità di membro della nostra organizzazione e nell'ambito del Progetto Nazionale per la Salute Psicologica, ogni Professionista è in grado di individuare e instaurare in piena autonomia un rapporto di cooperazione con tutti i medici (di base e privati) operanti nella sua zona d’assegnazione, a patto che, anche in base alle competenze specifiche possedute, non sconfini nelle zone assegnate agli altri colleghi di Psicocenter®Italia, nel rispetto del regolamento associativo.

          La cooperazione tra Psicologi e Medici di Base è da intendersi come forma di libera cooperazione sperimentale che, tra i suoi obiettivi principali, presenta quello di svolgere un'attività di ricerca finlizzata a far luce sugli effetti dell'introduzione a livello Nazionale della cooperazione tra Psicologi e Medici di Base locali.

          In tutti i casi, e senza nessuna eccezione, gli Psicologi di Psicocenter Italia aderenti al PNSP dovranno utilizzare metodi d’intervento per i quali abbiano acquisito adeguate competenze o abbiano ricevuto un’adeguata formazione fondata su dati sperimentali e su informazioni tratte da fonti attendibili e verificabili.

          Qualora lo Psicologo, nel corso dello svolgimento del servizio di psicologia nell’ambito delle cure primarie, si trovi ad affrontare un problema per il quale non abbia ancora acquisito un adeguato livello di conoscenza, esso è tenuto ad operare limitatamente alle sue reali competenze teorico-pratiche, riferendo eventualmente il paziente ad un collega o ad altro professionista in possesso delle competenze necessarie.

          In aggiunta al Corso di Base sulla Psicologia delle Cure Primarie e agli approfondimenti tematici forniti successivamente dalla ISP, lo Psicologo operante nell’ambito delle cure primarie è tenuto ad approfondire le conoscenze in tale ambito d’intervento anche con i propri mezzi, reperendo le informazioni utili esclusivamente da fonti attendibili e verificabili.

           

          B - Cooperazione con i Medici Privati

          Anche in questo caso vale la stessa logica che sottende la collaborazione con i Medici di Base. Tale tipo di collaborazione potrà essere avviata simultaneamente e/o dopo l’instaurazione della cooperazione con i medici di base locali, che ha la priorità.

           

           

          *REQUISITI E INFORMAZIONI IMPORTANTI*
          (leggere attentamente)

           

          Prima di inviare la richiesta di adesione al Progetto Nazionale per la Salute Psicologica (PNSP) è necessario sapere che:

          • Il PNSP è un'attività associativa non lucrativa a carattere nazionale promossa dall'associazione non-profit International Society of Psychology, che oggi conta più di 2000 Professonisti Psicologi e Psicoterapeuti in tutta Italia.
          • Il PNSP è realizzato e gestito utilizzando esclusivamente risorse finanziarie e mezzi dell'associazione, senza il supporto di finanziamenti pubblici o di altre istituzioni. Il PNSP dunque non dipende da accordi di collaborazione tra l'Associazione e altre istituzioni a carattere pubblico.
          • Possono pertanto aderire al PNSP solo i Professionisti associati e in regola con l'iscrizione annuale.
          • Le attività di ricerca, individuazione e primo contatto con i medici (enti, strutture, ecc.) operanti nella zona di assegnazione, nonché le attività di instaurazione, mantenimento e gestione del rapporto di cooperazione con gli stessi devono essere svolte, da ogni singolo Professionista di Psicocenter Italia, entro e non oltre i confini delle zone assegnate, in maniera del tutto autonoma ma seguendo fedelmente le indicazioni fornite dalla ISP, utilizzando in modo appropriato gli strumenti e i servizi forniti dalla ISP, appositamente creati ai fini della buona riuscita del Progetto.
          • Nell'ambito del Progetto dunque la ISP non svolge l'attività di ricerca e di primo contatto con i medici locali in cui opera ogni singolo Professionista in tutta Italia; né, tanto meno, stringe accordi con enti, istituzioni o organizzazioni di categoria (medici) a livello Nazionale, ciò che comporterebbe un indefinito allungamento dei tempi di realizzazione del progetto e, concretamente, l'irrealizzabilità dello stesso. Ciò tuttavia, dipendentemente dall'esito dell'attuale Progetto, non esclude la possibilità di proporre, se le condizioni lo renderanno possibile, accordi di collaborazione con tali enti.
          • La ISP svolge la necessaria attività di Coordinamento Nazionale dell'intero Progetto, in una logica di cooperazione volontaria e sperimentale resa possibile dall'organizzazione e comunicazione di una rete di Professionisti distribuita in tutta Italia e centralmente coordinata.
          • L'attuazione dell'intero Progetto è inteso esclusivamente nei termini di sperimentazione a livello Nazionale, nella forma di libera, volontaria e sperimentale cooperazione fra i professionisti (o enti) coinvolti, e non come forme di collaborazione implicanti rapporti di lavoro subordinato o di qualsiasi altro genere tra le parti, o tra la ISP e il Professionista. Non è dunque prevista alcuna forma di retribuzione.

           

          Assistenza, Materiali e Mezzi forniti alla ISP

           

          La realizzazione del Progetto Nazionale per la Salute Psicologica è articolata in diverse fasi consecutive, ciascuna delle quali riveste un ruolo determinante per la riuscita del Progetto.

          Per la buona riuscita del Programma, la ISP, che gestisce centralmente le attività della Rete Professionale di Psicocenter®Italia, svolgerà una continua attività di coordinamento e assistenza in ciascuna delle fasi di realizzazione dell’intero Progetto.

          Sotto la guida e con gli strumenti forniti dalla ISP, il compito di individuare, contattare, presentare se stesse/i e proporre l’adesione al Progetto Nazionale per la Salute Psicologica ai medici operanti nella propria zona di assegnazione, sarà affidata al singolo Psicologo di Psicocenter Italia: la ISP accompagnerà il Professionista “passo dopo passo” in tutte le fasi del Progetto, fornendogli assistenza, mezzi e materiali necessari alla buona riuscita dell’iniziativa su scala Nazionale.

          Per svolgere tale funzione di coordinazione e di supporto continuo, la ISP metterà a disposizione di ogni singolo professionista anche le seguenti risorse, mezzi e materiali:

          • Corso di Base sulla Psicologia delle Cure Primarie (gratuito e preliminare all'inizio delle cooperazioni)
          • Corso Avanzato sulla Psicologia delle Cure Primarie (gratuito e in itinere)
          • Guida di riferimento per le modalità di presentazione del progetto ai Medici di Base
          • Pubblicizzazione dell’iniziativa attraverso tutti i canali di cui la ISP dispone e/o ai quali ha accesso.
          • Servizi di segreteria online 24/7 e/o telefonica (negli orari di segreteria) per qualsiasi informazione di supporto eventualmente richiesta dai medici contattati, dagli Psicologi di Psicocenter Italia e dai pazienti interessati.

          Documentazioni da fornire al medico in sede di presentazione del Progetto, in particolare:

          • Modulo delle Presenze finalizzato a documentare l'esperienza effettivamente condotta nell'ambito specifico dello Studio del o dei Medici di Medicina Generale cooperanti. Il modulo è strutturato con campi per i giorni e gli orari del servizio di psicologia svolto, numero totale di ore e firme dello Psicologo e del MMG. E' necessario per l'ottenimento del Certificato dello Psicologo delle Cure Primarie.
          • Breve Presentazione ISP (scopi, contatti e attività, ricerca, presenza sul suolo nazionale) e della Rete Professionale Nazionale di Psicocenter Italia (da dare al medico).
          • Breve Presentazione del Progetto Nazionale per la Salute Psicologica (da dare al medico).
          • Versione italiana del Test di Autosomministrazione validato sul Benessere Psicologico Generale PGWBI (da dare al medico e sala d'attesa).
          • Mini-Guida all’uso del Test PGWBI (da dare al medico).
          • Manifesto del Progetto da affiggere nella sala d’attesa dello/degli studi medici
          • Volantino informativo per i pazienti recante anche i contatti dello Psicologo (sala d'attesa).
          • Approfondimenti periodici su temi vari (prevenzione, diabete, ipertensione, ansia, depressione, ecc.) recante anche i contatti dello Psicologo (sala d'attesa).
          • Presentazione della Ricerca sullo Psicologo delle Cure Primarie (da dare al medico).
          • Mini-Guida/elenco dei principali ambiti d’intervento dello Psicologo nel setting dello studio del medico di base.

          Ove richiesto, assieme alla documentazione su elencata, lo Psicologo di Psicocenter Italia dovrà fornire al medico che vorrà appoggiare il Progetto Nazionale anche una il proprio curriculum vitae, dando massimo spazio ed evidenza alle esperienze e alla formazione nell’ambito della psicologia.

          Gli Psicologi di Psicocenter Italia dovranno fornire alla ISP i nomi dei medici con i quali hanno stretto il rapporto di cooperazione e gli indirizzi delle sedi in cui operano.

           

           

          MODALITA’ DI COOPERAZIONE MEDICO-PSICOLOGO

           

           La cooperazione tra MMG e Psicologo nell'ambito del Progetto 1 si concretizza nell'avvio, presso lo studio del MMG o presso lo studio privato dello psicologo (a seconda del modello di cooperazione stabilito) del Servizio di Psicologia a Libero Accesso (SPLA) che prevede la possibilità per tutti i pazienti afferenti allo studio medico cooperante di svolgere un primo colloquio gratuito o al costo del ticket sanitario locale con lo psicologo responsabile del servizio. Quest'ultimo inoltre potrà liberamente stabilire se effettuare più di un colloquio gratuito in seno al SPLA.

          Inoltre, sempre in base alle necessità del paziente e alle competenze possedute dallo psicologo, quest'ultimo/a potrà inviare il paziente ad altro professionista o, in base alle competenze possedute e su richiesta del paziente, può effettuare interventi privatamente secondo le condizioni economiche stabilite liberamente con il paziente stesso. Tali prestazioni sono da intendersi come esterne e indipendenti dal SPLA.

           

          • Primo colloquio gratuito o al costo del ticket sanitario locale

          Lo psicologo aderente a PNSP può svolgere il primo colloquio in forma gratuita o al costo del ticket sanitario locale; tuttavia, per facilitare al massimo la diffusione della cooperazione e del servizio al maggior numero di utenti possibile, è fortemente consigliato svolgere la prima seduta in forma gratuita.

          Il primo colloquio si svolgerà ispirandosi ai modelli di Cooperazione nell'ambito delle Cure Primarie; potrà dunque avere una durata breve (20-30 minuti), compatibilmente ai ritmi imposti dal carico di pazienti afferenti allo studio medico, alle esigenze del paziente e al parere dello psicologo.

          In ogni caso lo Psicologo è tenuto a svolgere la propria attività professionale utilizzando i metodi d'intervento per i quali ha acquisito adeguata competenza e impiega metodologie delle quali è in grado di indicare le fonti ed i riferimenti scientifici, così come previsto dall'Art. 5 del Codice Deontologico degli Psicologi.

          Due aspetti di fondamentale importanza per la riuscita del progetto sono:

          1 - la localizzazione dello Psicologo delle Cure Primarie e cioè il luogo in cui lo Psicologo riceverà i pazienti inviati dal Medico di Base.

          2 - gli orari durante i quali lo Psicologo riceverà i pazienti inviati dal Medico di Base.

          Entrambi gli aspetti dipendono dal tipo di accordo di cooperazione che lo Psicologo stabilirà con il o i medici di base locali; a tal riguardo lo psicologo può proporre al medico di base diversi tipi di modelli di cooperazione, a seconda delle possibilità e della disponibilità del medico e dello psicologo.

          Vediamo più da vicino i 4 modelli di cooperazione principali nell'ambito delle cure primarie (approfonditi nel Corso sulla Psicologia delle Cure Primarie) più un quinto modello introdotto per potenziare ulteriormente la diffusione dei servizi di psicologia nel territorio:

          Modello di Cooperazione di tipo A = un pomeriggio o una mattina a settimana, il medico di base dà la disponibilità ad accogliere lo Psicologo nella sua stessa stanza delle visite durante le ore di ricevimento, in copresenza con il medico stesso. In questo caso dunque lo psicologo è sempre presente nella stanza del medico e, al paziente che entra, è data la possibilità di scegliere se:

          1 effettuare la visita medica con il medico di base e lo psicologo insieme = lo psicologo, ascoltando direttamente la problematica esposta dal paziente, è in grado di riconoscere l’eventuale presenza di una problematica psicologica legata alla richiesta dell’assistenza medica, e interviene.

          2 – effettuare la visita medica senza la presenza dello psicologo: in quest’ultimo caso lo psicologo esce per tutta la durata della visita e rientra per la visita con il paziente successivo. Lo psicologo può tuttavia entrare qualora il medico lo chiami.

          Il Modello di Tipo A si avvicina per molti aspetti essenziali a quello che altrove viene definito "psicologo di base": tale modello rientra tra i possibili modelli che uno Psicologo delle Cure Primarie può adottare, compatibilmente alla disponibilità dei MMG. Il vantaggio principale di questo modello è che la valutazione della presenza o meno di una problematica psicologica o di una componente psicologica legata alla condizione medica, è lasciata direttamente allo Psicologo, la cui competenza professionale in ambito psicologico è superiore a quella del medico. Inoltre questo modello presenta il più elevato livello di integrazione medico-psicologo nell’ambito dei servizi di cure primarie. Il punto debole è dato dalla difficoltà da parte del MMG e di una percentuale di pazienti ad accettare la presenza dello Psicologo nella stessa stanza del medico durante le visite, ciò che potrebbe essere vissuto come una violazione della propria sfera privata.

          Modello di Cooperazione di tipo B = un pomeriggio o una mattina a settimana, il medico di base dà la disposizione ad accogliere lo Psicologo nella stanza delle visite, su chiamata dello stesso medico, durante le ore di ricevimento.

          Il medico dunque svolge la sua consueta attività di visite, con la differenza che, nel giorno concordato, può chiamare lo psicologo (che sta in una stanza vicina) qualora il paziente, messo al corrente dallo stesso medico circa la possibilità e l’utilità di una consulenza psicologica in loco, accetti di effettuare tale consulenza, nell’hic et nunc.

          Modello di Cooperazione di Tipo C = un pomeriggio o una mattina a settimana, il medico di base, durante gli orari di visita, mette a disposizione dello psicologo uno spazio idoneo (uno studio non utilizzato o altri spazi decorosi e che garantiscano la privacy del paziente) all’interno della stessa struttura, in cui ricevere i pazienti che possono necessitare di un consulto psicologico.

          Modello di Cooperazione di Tipo D = un pomeriggio o una mattina a settimana, il medico di base mette a disposizione dello psicologo uno spazio all’interno della stessa struttura, ma al di fuori degli orari di visita. In questo caso il Medico di Base invierà i pazienti allo Psicologo prendendo egli stesso (o la segreteria) contatti con lo Psicologo o delegando il paziente ad effettuare la prenotazione autonomamente. Questo modello ha il forte svantaggio si differire i tempi di visita del medico e quelli di visita dello psicologo, pur rimanendo il requisito della co-localizzazione.

          Modello di Cooperazione di Tipo E = lo Psicologo mette a disposizione un pomeriggio o una mattina a settimana per ricevere i pazienti eventualmente inviati dal Medico di Base presso la sede dello Psicologo stesso, nelle vicinanze dello studio medico, entro e non oltre i limiti della zona assegnata. Quest'ultimo modello non è da considerarsi come modello di cooperazione nell'ambito delle cure primarie per l'assenza della condivisione di spazi, tempi e contesto che definiscono appunto tale ambito specifico. Questo modello di cooperazione è stato introdotto per rispondere all'obiettivo del PNSP di facilitare ulteriormente la diffusione dei servizi di psicologia nel territorio assegnato e per aumentare la visibilità del professionista; è fortemente suggerito adottare questo modello in congiunzione con uno degli altri 4 e non da solo.

          I Modelli di Cooperazione A, B, C, D ed E sono esposti in ordine d’efficacia (il Tipo A è il più efficace, il Tipo E è il meno efficace) e di livello d’integrazione tra le attività dello psicologo e del medico.

          Per tale ragione lo Psicologo di Psicocenter Italia dovrà dare la preferenza e instaurare la cooperazione con il medico o i MMG che si mostrano più collaborativi e aperti all’iniziativa e che quindi concordano sull’adozione del Modello di Cooperazione più efficace. Quindi, tra un medico che accetta una Cooperazione di tipo A e uno che accetta la Cooperazione di Tipo C, sarà vantaggioso preferire quella di tipo A (perché più efficace).

           

          • Colloqui successivi

          Posto che è a totale discrezione dello Psicologo scegliere di fornire più di un colloquio gratuito (oltre al primo) o al costo del ticket sanitario locale presso lo studio del Medico di Medicina Generale, qualora il paziente, in sede del primo o dei primi colloqui, richiedesse una consulenza privata, lo psicologo potrà decidere liberamente e in piena autonomia professionale di fissare un appuntamento secondo le modalità abituali. In tutti i casi l'eventuale rapporto privato tra paziente e professionista è da considerarsi totalmente estraneo al PNSP, la cui natura è esclusivamente di tipo no-profit.

           

          La  Ricerca sullo Psicologo delle Cure Primarie

           

          Come accennato in precedenza, il Programma per la Cooperazione tra Medici di Base e Psicologi è proposto nella forma di cooperazione sperimentale su scala Nazionale che, tra i suoi scopi principali, reca quello di svolgere una Ricerca sugli Effetti della Cooperazione tra Psicologi e MMG.

          Il modello che vogliamo sperimentare, che ufficialmente chiameremo modello dello Psicologo delle Cure Primarie, è quello già proposto e sperimentato a livello internazionale (soprattutto negli USA) noto come modello del Primary Care Psychologist.

          Il Progetto 1 dunque è svolto nell’ottica di una sperimentazione su scala Nazionale finalizzata a raccogliere una serie di informazioni necessarie a stabilire:

          • Percentuale di medici che accettano la cooperazione (nei vari sub-tipi)
          • Percentuale dei pazienti afferenti allo studio medico che usufruiscono dell’aiuto dello Psicologo (nei vari sub-tipi)
          • Percentuale di pazienti che, dopo il primo colloquio, richiedono una consulenza privata
          • Percentuale di pazienti che, dopo il primo colloquio, intraprendono un percorso di intervento psicologico con più di 3 incontri
          • Variazioni nel numero di visite specialistiche ed esami assegnati dal medico (la ricerca internazionale ha dimostrato una significativa riduzione dall’introduzione dello Psicologo)
          • Variazioni nella spesa sanitaria complessiva per i farmaci (la ricerca internazionale ha dimostrato una significativa riduzione dall’introduzione dello Psicologo)
          • Variazioni nei tempi di visita del medico (la ricerca internazionale ha dimostrato una significativa riduzione dall’introduzione dello Psicologo)
          • Altro

          A tal fine a tutti gli Psicologi che parteciperanno al Progetto 1 sarà chiesto periodicamente di compilare un form online in cui dovranno fornire le informazioni necessarie allo svolgimento della ricerca.

          La Ricerca sugli Effetti della Cooperazione tra Psicologi e MMG si colloca dunque nella direzione della diffusione del modello dello Psicologo delle Cure Primarie, sia nella cultura Italiana in generale che nella cerchia più ristretta dei medici operanti nel SSN e nell’ambito privato, cui afferiscono tutti i cittadini residenti in Italia, buona parte dei quali si rivolgono al MMG per problematiche che presentano significative componenti psicologiche che influenzano la qualità della vita e sulle quali, come dimostrano numerosi studi, lo Psicologo delle Cure Primarie può intervenire rapidamente ed efficacemente.

           

          Modalità di Adesione al Progetto Nazionale per la Salute Psicologica

          Per aderire al Progetto Nazionale per la Salute Psicologica (PNSP) è innanzi tutto necessario essere regolarmente inseriti in Psicocenter®ItaliaPsicocenter Italia è la Rete Professionale Nazionale di Psicologi e Psicoterapeuti coordinata dalla ISP e distribuita capillarmente in tutte le Regioni Italiane. L'inserimento in Psicocenter Italia non è un processo automatico, segue precisi criteri territoriali ed è subordinato alla disponibilità nel Comune o Circoscrizione in cui opera.

          Quindi, in sintesi, per poter aderire al PNSP è indispensabile seguire i seguenti passi:

          1 - Consultare la Tabella dei Distretti di Psicocenter®Italia e verificare la disponibilità nel Comune in cui si desidera essere inserite/i. ATTENZIONE! - Il Comune o circoscrizione oggetto della richiesta d'inserimento deve NECESSARIAMENTE corrispondere a quello in cui il Professionista dispone effettivamente di uno studio presso cui opera abitualmente.

          2 - In caso di Disponibilità nel Comune in cui si opera, inviare alla ISP la richiesta d'inserimento in Psicocenter Italia seguendo con estrema precisione la procedura illustrata al seguente link: RICHIESTA D'INSERIMENTO IN PSICOCENTER ITALIA

          3 - Solo in caso di accettazione da parte della ISP della domanda d'inserimento in Psicocenter Italia potrà iscriversi all'Associazione come "Socio Professionista PNSP" versando la quota associativa annuale riservata esclusivamente agli Psicologi inseriti nel PNSP. Ad iscrizione avvenuta l'inserimento in Psicocenter Italia sarà effettuato.

          4 - Solo dopo l'inserimento in Psicocenter®Italia sarà quindi possibile aderire al PNSP compilando il Modulo di Adesione Online pubblicato al seguente indirizzo:

          https://intpsy.org/informazioni/progetto-nazionale-salute-psicologica/form-progetto-nazionale.html

          5 - A domanda inviata nel'arco di poche ore sarà abilitato/a a effettuare il download e seguire gratuitamente il corsi dulla Psicologia delle Cure Primarie secondo quanto specificato nel regolamento e nei Termini e Condizioni.

           

          Lo Psicologo delle Cure Primarie: l'esperienza internazionale
          (tratto dal Corso di Base sulla Psicologia delle Cure Primarie)

           

          Numerose ricerche condotte soprattutto negli ultimi due decenni, sottolineano l’importanza dell’instaurazione di un proficuo, consapevole e stabile rapporto di cooperazione tra medici e psicologi nell’ambito delle cure primarie (primary care), servizio che in Italia è principalmente svolto dai medici di base.

          Negli USA molti psicologi, nonostante l’assenza di un percorso formativo specifico sulle modalità di collaborazione nell’ambito del primary care, hanno indipendentemente stretto dei significativi (e reciprocamente utili) rapporti di cooperazione con i medici operanti nell’ambito delle cure primarie (Rabasca, 1999).

          La maggior parte dei pazienti che necessitano dei servizi di salute mentale si rivolgono, in prima istanza, al medico delle cure primarie (in Italia il medico di base) e, dato significativo, spesso solo a tale figura (Cauce et al., 2002; Ray et al., 1992).

          Sino al 70% dei pazienti che richiedono un appuntamento dal medico presenta problemi psicosociali legati a tale richiesta (Gatchel and Oordt - APA, 2008). Numerosi studi hanno infatti dimostrato che un numero impressionante di pazienti che afferiscono ai servizi dei medici delle cure primarie presentano problemi psicologici, e questo non è un fenomeno recente: ad esempio, già più di 40 anni fa, Cummings et al. (1962; 1967; 1968) hanno documentato che ben il 60% delle visite eseguite dai medici riguardavano pazienti senza malattie fisiche o con problemi psicologici che esacerbavano i sintomi fisici.

          Questi dati sono stati sostanzialmente confermati anche in studi più recenti (Badger, 1994; Ballenger, 1987; Barrett et al.,1988; Bridges and Goldberg, 1985; Kessler et al., 1987; Lebowitz et al., 1997; Regier et al., 1978; 1993; von Korff et al., 1992; West, 1979).

          Bea e Tesar (2002) hanno riscontrato che più della metà dei disturbi mentali comuni sono trattati esclusivamente nell'ambito dei servizi di cure primarie.

          A tal proposito, da una recente review di Coyne et al. (2002), è emerso che, nonostante il fatto che i pazienti con disturbi della sfera emotiva entrino maggiormente in contatto con i medici delle cure primarie (piuttosto che con i servizi di salute mentale), tali problemi vengono spesso non riconosciuti o trattati in modo inadeguato. Sino ai 2/3 dei pazienti che presentano problemi che rientrano in una diagnosi di disturbo mentale, non riceveranno una diagnosi dal medico delle cure primarie (deGruy, 1996; Spitze et al., 1994).

          Inoltre è stato dimostrato che negli USA l'80% circa delle prescrizioni di psicofarmaci sono effettuate da medici non-psichiatri, la maggior parte dei quali operanti nell'ambito del primary care (Berdsley et al. 1988), tanto che il servizio delle cure primarie è stato definito come "il sistema della salute mentale de facto".

          Molti disturbi psichiatrici vengono comunemente diagnosticati e trattati nel settore delle Cure Primarie senza il ricorso ad uno specialista della salute mentale (Miranda et al., 1994).

          Tipicamente, un qualsiasi medico di famiglia diagnosticherà e tratterà più pazienti con depressione maggiore, ansia generalizzata e disturbo di panico di quanti molti psicologi potranno vedere nell'arco della loro intera vita professionale.

          Ad esempio, nel caso della depressione è stato stimato che solo un paziente depresso su tre cercherà delle cure dirette per i sintomi depressivi (Goodnick et al., 1995); di questi, il 70%-90% si rivolgerà ad un medico delle cure primarie (Blacker and Clare, 1987); purtroppo però, nonostante il fatto che la depressione sia un disturbo piuttosto diffuso e invalidante, solo la metà di questi pazienti riceverà una diagnosi corretta dal medico delle cure primarie (Coyne et al., 1995); infine, dei pazienti che riceveranno una diagnosi corretta, molti non riceveranno le giuste dosi di antidepressivi (Wells et al., 1994) e solo pochi di loro saranno inviati dallo psicologo.

          Inoltre, i pazienti che soffrono di disturbi mentali presentano una maggiore sintomatologia fisica (Katon et al., 1990; Kroenke et al. 1994) e utilizzano circa il doppio delle risorse sanitarie rispetto ai pazienti che non presentano psicopatologia (deGruy, 1994); nei pazienti con disturbo di somatizzazione l'utilizzo di tali risorse è addirittura nove volte maggiore rispetto alla media nazionale (Smith, 1994).

          Anche l'aumento del numero di anziani nelle società occidentali costituisce un ulteriore importante ragione che impone l'inserimento della figura dello psicologo nell'ambito delle cure primarie.

          Negli USA è stato stimato che circa il 20% della popolazione anziana presenta un disturbo mentale diagnosticabile nell'ultimo anno, al netto dei pazienti che soffrono di disturbo di Alzheimer (Mental Health: A Report of the Surgeon General, 1999).

          E' stato anche stimato che la metà dei pazienti anziani che ricevono cure per problemi mentali, sono in cura presso il loro medico delle cure primarie (Lebowitz et al., 1997). Le ragioni di tale fenomeno sono diverse: innanzi tutto lo stigma dei “problemi mentali” è maggiormente diffuso nella popolazione più anziana e il rivolgersi al medico delle cure primarie è percepito come “più innocuo” del rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psichiatra; un’altra ragione è che in Italia (così come in altri paesi) i costi d'accesso al medico di base sono nulli (per l’utente finale), mentre il ricorso a specialisti della salute mentale come psicologi o psichiatri richiede una spesa (anche nell’ambito dello stesso SSN).

           

           

           

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